
Nerello Mascalese
Azienda Vino Naturale Etna
Il mistico Mungibeddu, conosciuto come il vulcano Etna, è il luogo ideale per la produzione del nerello mascalese, detto anche negrello (niuriddu mascalisi in siciliano), vitigno che concorre per l'80-100% alla produzione dei vini Etna DOC e per il 45-50% al Faro DOC.
Il principe indiscusso della terra Etnea, terra di fuoco e passioni, eredita le straordinarie sfumature di questa terra, racchiudendole in un vino dal sapore intenso e dalle note opulenti, che ne decretano l’incontrastata unicità. Unicità in parte dovuta al profondo terreno ricco di cenere, sali minerali e sabbia del vulcano attivo più alto d’Europa che, con i suoi 3330m sul livello del mare e la sua maestosa forma conica, domina incontrastato la splendida Catania e la romantica Taormina.
Unicità dovuta in parte anche al clima, caratterizzato da una forte escursione termica tra il giorno e la notte, nonché alla mano dell’uomo: densità d’impianto (6,000-9,000 ceppi per ettaro, con sesto d’impianto 1×1 o 1,25×1,25), tecniche di coltivazione e sistema di allevamento, che mantengono l’antichissima caratteristica di alberello, con tutore in castagno, 2-3 branche per pianta con uno sperone portante 2 gemme e con una produzione media di circa 60-70 quintali per ettaro.
La sua nascita di questo Vitigno autoctono si perde nella notte dei tempi.
Viene coltivato tradizionalmente fra i 350 e i 1000 s.l.m. nella forma ad alberello, ma oggi anche a cordone speronato.
Il nome deriva dall'usanza di coltivazione nei secoli nella zona della Contea di Mascali su dei terreni costituiti, per gran parte, da sabbie vulcaniche.
Zone particolarmente vocate a questa coltura sono i comuni di Passopisciaro, Trecastagni, Biancavilla, Viagrande ed altri.
Il suo grappolo ha una caratteristica forma oblunga e di colore rosso chiaro. Come un'altro vitigno vulcanico quale l'aglianico del vulture e taburno, esso matura in ritardo e la sua vendemmia viene effettuata fra la seconda e la terza settimana di ottobre.
I vini hanno un'elevata gradazione alcolica (13-14°) e molto spesso sono destinati ad un lungo invecchiamento. Il nerello mascalese, come altri vitigni nobili quali nebbiolo, pinot nero etc, ha un'elevata sensibilità all'annata climatica.